Svolge il suo compitino senza sbavature anche perché aiutato dal compagno di reparto Iano che tappa gli eventuali buchi e per questo sembra non demeritare il suo voto. Ogni tanto si permette il lusso di qualche anticipo e persino sfodera un paio di utilissime parate quasi a voler rievocare i trascorsi da portiere. UOMO IN CALZAMAGLIA.
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Sebastiano Midolo
38 anni
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Qualcuno ha detto che se avesse i piedi buoni sarebbe un giocatore perfetto. La squada di Cristiano comunque, vuol tenerselo così com'è, soprattutto perché gli avversari devono chiedere il permesso a lui per segnare. Sventa ogni tipo di minaccia in anticipo, in tuffo e in scivolata. Ci attendiamo che a breve indossi le ali per intervenire pure in volo. CERTEZZA.
Al suo primo match nella Partita del Sabato, è in perfetta sintonia con Casalino e riesce pure a dialogare con Ferlisi (monologhista per vocazione). Sforna assist e infila reti, perfettamente in linea con la filosofia della Squadra di Cristiano. RIVELAZIONE.
A furia di grida e improperi è diventata la pedina fondamentale del gioco della Squadra di Cristiano. Ancora qualche leziosismo di troppo nella metà campo avversaria; tuttavia ormai sa quando insistere con l'azione personale e quando porgere il pallone al compagno. Segna sei reti di pregevole fattura e conduce la sua squadra alla vittoria.
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Giovanni Casalino
43 anni
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E' una certezza per la squadra che lo schiera. La sua tecnica e il suo ordine dettano il ritmo della squadra anche quando in sottofondo si sente ferlisi che chiama la palla dalla parte opposta del campo. In fase offensiva è determinante quando salta l'uomo e crea la superiorità numerica; in fase difensiva utilissimo per i suo recuperi e gli interventi. JOLLY.
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Giuseppe Scieri
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Porta sulle sue spalle quasi tutto il peso del reparto difensivo della Squadra del Bene. A parte qualche rara incertezza iniziale, per l'intera partita lotta col coltello fra i denti; corre, anticipa e strappa il pallone a morsi dalle caviglie degli avversari. Non è colpa sua quando gli avversari segnano in superiorità numerica. GRINTOSO.
Lo abbiamo conosciuto come difensore e oggi si è presentato come una pedina adatta ad ogni zona del campo. Nel comparto arretrato tiene testa al Ferlisi anche con le mani legate. In fase offensiva porta palla, serve i compagni e trova lo specchio della porta quando necessario. Fa la spola tra attacco e difesa senza mai stancarsi. PENDOLINO.
La sua azione fluidificante è resa vana dai ritmi alti di questa partita; spesso non gli si da il tempo di appoggiare al compagno, né il campo scivoloso gli è amico quando vuole raccogliere un assist a lui diretto. In fase difensiva soffre la fisicità avversaria così nella seconda parte del match si ripropone in una zona meno arretrata. DA RIVEDERE.
Fa la sua parte proponendo assist e segnando anche due reti. Ma l'intesa col compagno di reparto non è perfetta. Spesso a chiamato a dare una mano nella zona del campo che non gli compete per cui poi si ritrova a correre per recuperare la posizione iniziale o a portare palla quando vorrebbe riceverla. SFIANCATO.
Nonostante lo si accusi di non correre abbastanza si muove e si dimena come non mai e rispetto agli altri non getta mai la spugna anche se ci mette più rabbia del necessario. Durante il turno in porta è l'incubo degli avversari che non trovano la rete nemmeno a distanza ravvicinata. Ha la sfortuna di giocare su un campo umido e scivoloso che penalizza la sua tecnica e soprattutto la disgrazia di trovarsi contro un agguerrito Iano più in forma che mai. INEFFICACE.
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